26/11/06

 

De lo Contratto Sociale

Ennò non facciamo scherzi. Vi chiedo umilmente scusa se la placca ateromatosa che la mia compulsione alla nicotina sta lentamente formando nelle mie arterie un giorno vi arrecherà delle spese (sorvoliamo sul dettaglio che vendermela vi ha procurato un discreto profitto), vi capisco, il prezzo delle coronarografie è ormai alle stelle. Mi genufletto se la mia allergia ad ogni attività sportiva vi costringerà in un futuro mi auguro remoto ad ordinare qualche antipertensivo in più a qualche benefica organizzazione farmaceutica (ma le mie trattenute stipendiali contavate fossero tutte a fondo perduto?). Viggiuro che mi sento così in colpa da star considerando l’ipotesi di spiaggiarmi a Cesenatico come un cetaceo impazzito per sollevarvi da questi oneri futuri.
Ma il paternalismo de’sinistra vi prego... No! Quello mi fa proprio venire le bolle, poi con quale scusa mi fate pagare gli antistaminici?

24/11/06

 
Webmisteries

Occhei, sarà un po' stucchevole ma a me stò pezzo piace. Poi lo spot della xbox che lo abbina a scene di gears of war è fantastico. Allora qualcuno sa spiegarmi perchè non l'ho trovata nè su itunes nè sull'outoflaw onagro e ho dovuto salvarmela tra i preferiti di youtube?

 

Ecce Mmax

Non intendo ostentare la falsa modestia di chi afferma di non parlare mai di ciò che non conosce. A me capita spesso anche perchè dovrei altrimenti tacere spesso. Ma il mio pudore sa ancora riconoscere un limite, quindi di Israele e della Palestina e di questa guerra infinita non parlo effettivamente mai. E' davvero un argomento umano-troppo-umano, troppo vero dolore, troppa morte, troppa difficoltà nel districare i torti dalle ragioni, troppo importante per tutti per essere liquidato nelle mie quotidiane conversazioni da bar sport.
Mmax è uno che come tanti per quel conflitto si spende. Se tutti sapessimo avere la sua umanità nello sguardo quel conflitto non esisterebbe nemmeno. Per cui oggi posso parlare di medioriente, lasciando parlare lui.
Prigioniero della notizia

11/11/06

 

Politically uncorrect

Seguendo distrattamente alcune web-bagatelle m’imbatto in considerazioni sulla potente vena emancipatoria del Quran e rimango un po’ perplessa. Glisso, la consuetudine a considerare la volontà divina uno strumento per la legittimazione sociale e la costruzione identitaria non mi consente di esprimermi su nessuna delle liste interminabili di norme e regole che il demiurgo di turno ha dettato al primo visionario di passaggio e sulle quali il sacerdote più accorto ha imparato a surfare con agilità felina. Rimescolando versi e canti e parole tutto può essere dimostrato dell’imperscrutabile disegno cosmico.
Il punto rimane che qualsivoglia sacra rivelazione presuppone degli interpreti certificati e indiscutibili. E che proprio per questo da pochissimi secoli in codesta area geografica si è deciso in maniera non incruenta di ribadire la laicità e la razionalità del vivere comune. Ben vengano quindi tutte le possibili interfacce di dialogo con tutte le comunità che sui precetti religiosi fondano la propria esistenza, anche se mi attenderei che una battaglia per i diritti delle donne Islamiche in Italia cercasse di potenziare le tutele all’interno della cornice normativa nonchè l’accesso alla fruizione delle medesime invece che perorare uno smazziamocelatranoantri.
Ma ricordiamoci anche di ribadire pliz che non esistono zone franche, e che hic et nunc l’unico valore legale di qualsiasi interazione è quello riconosciuto mediante i parametri stabiliti democraticamente. A questa piattaforma comune devono convergere tutte le nostre diversità, il resto son baruffe chiozzotte all’interno del club di topolino di turno.

06/11/06

 

Pertinacia

Un paio di giorni fa mi ero aggregata ad altri bloggers nel riportare con toni entusiastici e magari anche un po' sarcastici il concorso coadiuvato dal maggiore quotidiano iraniano, che garantiva un premio alla più sagace vignetta sul tema dell'olocausto e a cui avevano partecipato numerosi validi disegnatori europei.
Il post è sparito da questo blog e dalla sua memoria, non saprei se per merito di un'esplosione a blogspotland o di qualche simpatico umorista che conosce il nome del mio gatto. In ogni caso da brava frontale riposto nuovamente il link. Le iniziative di pace meritano sempre diffusione.
Holocaust Cartoon Contest 2006

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