04/04/07

 

Non mi resta che bloggare

Andarsene in barca a vela all’isola d’Elba per la settimana di Pasqua può aprioristicamente sembrare una bella idea, poi però si fanno i conti con M.me Larealtà e ci si ritrova in coda sull’A1 alle nove di sera, ad impiegare tre ore per coprire il tratto tra Casalecchio di Reno e Barberino del Mugello, contornati da umide brume serali e con la scorta di piadina ormai terminata. Noi romagnoli non usiamo inoltrarci tra oi barbaroi senza razione di piadina per il viaggio, un po’ come gli elfi col pan di via. Friabile e saporita verso Ravenna, spessa e colesterolica sull’appennino, criminalmente sottile nel litorale riminese, questo rurale impasto segna il confine dell’appartenenza, traccia l’identità di gruppo e la rafforza con riti precisi che solo noi conosciamo. Ma ora credo sia giunto il momento di affidare alla scienza storiografica dati che finora avevamo rifiutato di condividere, frammenti di antropologia che temevamo il mondo non fosse pronto ad accogliere. Ebbene sì, l’accusa era fondata, il rituale dell’impasto della piadina di pasqua prevede l’utilizzo del grasso di un bambino bolognese. Toaff ci ha fregato l’idea.

Comments:
:-D - Il brutto è quando Mme Larealtà ti piazza oi barbaroi pure sul blog, e manco c'ho le piadine impastate di castruccio per consolarmi, io.
 
Mi sto consolando con pane toscano del toppi e finocchiona. In fodo stì barbari non sono poi così barbari, eppoi hanno il wireless anche in mezzo al mare.
 
ti invidio usi le parole come colori, pennelli sapori ed emozioni, sgrunt
 
Non siamo barbaroi, siamo macedoni. Attenti a voi.
 
Posta un commento



<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?

www.flickr.com
This is a Flickr badge showing public photos from candide66. Make your own badge here.