28/08/08
Fumo di Londra
Il giorno dopo il carnevale di notting hill cominciava presto e, anche se una sequela di imprevisti e di sticazzi ha rallentato il piano di marcia, abbiamo impavidamente attraversato cortine fumogene di porchetta e psicotropi nonchè scenari apocalittici di pogatori invasati, sambiste depresse e varia umanità, non senza conseguenze dato che a fine giornata nell'inminoranza manor individuavo sembianze antropomorfe nelle prese di corrente e non distinguevo una mensola da un gatto, stato che non mi ha ovviamente impedito di apprezzare come di consueto il cibo brit.
La mattina seguente, mentre io tornavo tra applepies, cavalli, conigli selvaggi e villages of the damned nella fin troppo amena green belt, altri si recavano alla Tate traendone evidente ispirazione.
Per gli organizzatori è in corso il processo di beatificazione, quelli che c'erano si sono confermati una compagnia brillante e piacevole as usual e quelli che non c'erano dovrebbero rosicare più compostamente.
La mattina seguente, mentre io tornavo tra applepies, cavalli, conigli selvaggi e villages of the damned nella fin troppo amena green belt, altri si recavano alla Tate traendone evidente ispirazione.
Per gli organizzatori è in corso il processo di beatificazione, quelli che c'erano si sono confermati una compagnia brillante e piacevole as usual e quelli che non c'erano dovrebbero rosicare più compostamente.
Comments:
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Io non c'entro, but let me rosic a moment. Purtuttavia, escluderei il "cibo brit" dalla lista delle rosicanda. Si attende resoconto esauriente, please: la birra la offro io...
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